Ingredienti
La pizza fritta è un lievitato tipico della tradizione partenopea, uno dei protagonisti dello street food di Napoli e dintorni, come le pizzelle fritte, o montanare, che si caratterizza, rispetto a quest’ultime, per le dimensioni maggiori e per l’aspetto che ricorda quello di un classico calzone al forno.
Una delizia da gustare ben calda passeggiando per i vicoli della città, che si presta a essere consumata sia semplice, al naturale, avvolta con un foglio di carta paglia, sia farcita con gli ingredienti più svariati. Per portarla in tavola, ti basterà preparare l’impasto base della pizza, suddividerlo in tante palline della stessa grammatura e stenderlo poi in uno strato piuttosto sottile con un matterello. Una volta ottenuti tanti dischetti da circa 30 cm di diametro, non ti rimarrà che spalmarli con la ricotta, riempirli al centro con la mozzarella e il salame tagliato a cubetti, chiuderli poi a mezzaluna, sigillando accuratamente i bordi, e tuffarli quindi in olio di semi bollente fino a quando non saranno croccanti fuori, e morbidi e filanti al cuore.
Per una riuscita impeccabile, prima di procedere con la preparazione, ti suggeriamo di lasciar scolare accuratamente la ricotta e la mozzarella dal siero: in questo modo l’impasto rimarrà ben asciutto, senza rischierà di rompersi, e si gonfierà al punto giusto in cottura risultando fragrante al morso. Se desideri, puoi servire la pizza fritta ancora fumante in occasione di una cena informale in compagnia di amici, ma anche all’ora dell’aperitivo, magari insieme a un cuoppo misto a base di crocchè di patate, zeppoline di pasta cresciuta e frittatine di pasta.
Ottima anche come ricetta svuotafrigo, la pizza fritta può essere farcita a piacimento con quello che si ha a disposizione in casa, come salumi, formaggi, verdure grigliate, passata di pomodoro, ciccioli, olive, capperi e tanto altro ancora.
Scopri come preparare la pizza fritta seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche i panini napoletani.
Come preparare i panini napoletani
Versa la farina nella ciotola della planetaria e aggiungi il lievito sbriciolato 1.
Step 2
Unisci anche lo strutto
Versa il latte tiepido 3 e l’acqua.
Step 4
Unisci infine anche l’olio, il sale e il pepe macinato fresco a piacere. Inizia a impastare per amalgamare il tutto fino a formare un panetto liscio ed elastico 4.
Copri con pellicola direttamente nella ciotola e fai lievitare coperto fino al raddoppio di volume 5. Serviranno circa 2 ore.
Riprendi l’impasto sul piano di lavoro, sgonfialo e stendilo con il matterello 6.
Dovrai ottenere un rettangolo spesso circa mezzo cm. Distribuisci su tutta la superficie i salumi e i formaggi a cubetti 7.
Aggiungi anche le uova sode a pezzetti, il pepe a piacere e il formaggio grattugiato 8.
Arrotola partendo dal lato lungo per formare un salsicciotto regolare 9.
Dividilo a metà e poi in pezzi larghi circa 4 cm ognuno 10.
Step 11
Disponi i panini napoletani su una teglia, rivestita di carta forno, ben distanziati 11, coprili con un telo e fai lievitare ancora per un’ora e mezza circa.
Spennella i panini con il tuorlo, sbattuti con due cucchiai di latte, e infornali a 180 °C per 25-30 minuti. Sfornali e lasciali intiepidire prima di gustarli 12.
Consigli
Il ripieno dei panini può variare molto, ma nelle versioni più tradizionali non mancano mai salame, prosciutto cotto, pancetta e capocollo. Puoi optare anche per una variante vegetariana con soli formaggi e verdure.
Puoi scegliere la quantità di pepe da utilizzare, perché varia molto in base ai gusti personali. Se preferisci, puoi sostituire lo strutto con la stessa quantità di burro o di olio extravergine di oliva.
Conservazione
I panini napoletani si conservano a temperatura ambiente in un sacchetto per alimenti per 2-3 giorni, scaldandoli magari per qualche minuto in forno prima di gustarli. Si possono congelare per 2-3 mesi.
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