L’infanzia in povertà, i diari bruciati, l’Oscar e Cary Grant: Sophia Loren festeggia 90 anni

La diva senza tempo compie 90 anni. Celebriamola con 10 cose che (forse) non sapete di lei: dall’infanzia vissuta in miseria al premio Oscar che Cary Grant gli annunciò al telefono fino all’abitudine di bruciare i suoi diari

Elisabetta A. Villa/Getty Images

Tanti auguri a Sophia Loren, icona del cinema mondiale. La diva senza tempo festeggia i suoi 90 anni con l’eleganza e il carisma che l’hanno resa una leggenda. Nata a Roma il 20 settembre 1934, ha conquistato il mondo con la sua bellezza, talento e versatilità. Due Premi Oscar, cinque Golden Globe e stella sulla Hollywood Walk of Fame, Loren ha segnato la storia della Settima Arte con interpretazioni indimenticabili in classici come La ciociara e Matrimonio all’italiana. Oltre alla straordinaria carriera, Sophia Loren è simbolo di italianità e resilienza.

Sì che gli inizi non sono stati tra i più facili per Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, cresciuta nella casa dei nonni materni a Pozzuoli, tra i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e la miseria. Finché, grazie al denaro vinto a un concorso di bellezza, riesce a tornare nella città capitolina. A 15 anni, partecipa a Miss Italia dove conquista la fascia di Miss Eleganza: titolo creato appositamente per lei. A 16, incontra il produttore cinematografico Carlo Ponti che le offre subito un contratto. Sofia diventa Sophia Loren, così da presentarsi in modo più «internazionale» su suggerimento del produttore Goffredo Lombardo che si ispirò a quello dell’attrice svedese Märta Torén. Nel frattempo, convola a nozze col pigmalione (scomparso nel 2007 a 94 anni) che aveva il doppio della sua età; lo sposò in Messico dove lui era stato accusato di bigamia nonostante il divorzio dalla prima moglie. Dal loro amore nascono due figli: Carlo Ponti Jr., direttore d’orchestra, e il regista Edoardo Ponti.

I fotoromanzi

Keystone Press Agency / ipa-agen / ipa-agency.net
Prima di diventare l’internazionale Sophia Loren, l’attrice debuttò nei fotoromanzi della rivista Sogno col nome d’arte di «Sofia Lazzaro».

Il debutto ad Hollywood

Risale al 1951, all’età di 15 anni, nel cameo di una schiava del console Aulo Plauzio nel peplo Quo Vadis?.

I tre uomini della sua vita

Gli incontri con Ponti (ovviamente), Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni hanno profondamente cambiato la vita di Sophia. Con De Sica ha girato 14 film (compreso La Ciociara che le valse l’Oscar), consegnando alla storia del cinema una delle collaborazione più celebri. Come iconico è stato il connubio con Mastroianni con cui fa coppia in 12 pellicole, incluso il mitologico spogliarello di Ieri, oggi, domani.

L’Oscar per La Ciociara

Hulton Archive/Getty Images

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L’annuncio della vittoria arrivò con una telefonata alle sei del mattino: era Cary Grant che la chiamò dal Civic Auditorium di Santa Monica, dove si stava tenendo la premiazione. Quello squillo la buttò giù dal letto: «Sophia you won!»

Bob Dylan le dedicò una canzone

Il menestrello del rock la cita nel suo brano I Shall Be Free, traccia di chiusura di The Freewheelin’ Bob Dylan.

Collezionista d’arte

Keystone/Getty Images
Sophia e il marito Carlo Ponti sono stati avidi collezionisti d’arte. La loro raccolta comprende oltre 150 opere, tra cui lavori di Matisse, Picasso, Dalí, Canaletto, Renoir, De Chirico, Magritte.

Quando Sophia Loren finì in carcere

Clamoroso fu l’arresto nel 1982: per la sua dichiarazione dei redditi di anni otto prima, la diva finì 17 giorni nel carcere di Caserta, con l’accusa di evasione fiscale.

Il suo segreto di bellezza

Camilla Morandi / ipa-agency.net / ipa-agency.net

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Uno dei suoi segreti di bellezza è l’olio d’oliva, che utilizza sia per rimuovere il make-up che per idratare la pelle. Inoltre, è solita preparare maschere di bellezza a base di frutta fresca e latte, per nutrire e rivitalizzare il viso.

Ha ispirato un personaggio Disney

La conturbante villain Amelia (Magica De Spell), la strega nemica di Paperone creata da Carl Barks, è ispirata alla diva.

Diari in fiamme

SOPA Images/Getty Images
A Fabio Fazio, nello studio di Che tempo che fa, rivelò di scrivere ogni giorno un diario personale, ma arrivata alla fine dell’anno era solita bruciarlo. Il motivo? L’idea che qualcuno potesse leggere quelle pagine (segrete).